Il suono del muezzin si diffonde nell’aria come il vento fresco all’imbrunire di una giornata arsa dal sole. Camminiamo uno accanto all’altro e regna una strana sensazione di familiarità. Ognuno di noi si porta dietro la propria storia e la propria ricerca. I piccoli gesti del venditore di spezie sono come una poesia dai versi delicati. I nostri passi tra i vicoli della casbah si perdono nell’eternità di un luogo senza tempo. Se una persona si trovasse a camminare in questo luogo così speciale senza sapere dove si trova, avrebbe non pochi problemi nel comprendere in quale paese stia passeggiando.
Fonte: http://www.succedeoggi.it